Die jüngst in einigen Medien wiedergegebenen Äußerungen von Landesrat Di Puppo
zur Situation auf der Pustertaler Bahn bedürfen aus unserer Sicht einiger
Klarstellungen.
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- Zustandder Bahnhöfe: es ist bekannt, dass die Bahnhöfe im Besitz der RFI
sind. Das Land ist aber Auftraggeber der Regionalverkehrsleistungen und muss
damit auch klare Qualitätsanforderungen an die Auftragnehmer stellen. RFI
kassiert eine Abgeltung für die geleisteten Zugkilometer und ist damit
verpflichtet, eine Infrastruktur mit angemessener Qualität sicherzustellen, die
über einen Verhandlungsprozess zu erreichen ist, in dem klar die Rollen und
Verantwortungsbereiche festgelegt werden.
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- Ex-Korridorzüge: ein Fahrtzeitgewinn durch Streichung von Haltestellen ist
im Abschnitt Innichen-Franzensfeste ohne größere Überarbeitung des Fahrplans
unmöglich, da die Kreuzungspunkte bereits feststehen. Es gibt daher keinen
Grund, die Pustertaler Bahnhöfe nicht auch weiterhin alle zu bedienen,
zumindest bis eine organische Lösung für den gesamten Regionalverkehr gefunden
wird.
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- Anstieg der Fahrgastzahlen im Zeitraum 1995-2000 von 152.000 auf 518.000:
diese Zahlen beziehen sich offensichtlich nur auf die Entwertungen innerhalb
des Landestarifsystems (Magnetkarten). Diese haben in letzten Jahren nach und
nach die Einzelfahrkarten der Bahn ersetzt, besonders seit diese teurer sind
als der Wertkartentarif. Es hat sicherlich infolge der Angebotsverbesserungen
eine deutliche Steigerung der Fahrgastzahlen gegeben, allerdings sind dazu
bisher keine vollständigen und nachvollziehbaren Zahlen bekannt gegeben worden.
518.000 Fahrgäste entsprechen ca. 1400 Fahrgästen am Tag, das ist besser als
früher, aber sicher noch kein befriedigender Wert für eine Regionalbahn dieses
Ranges.
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- Steigerung der Zuganzahl von 16 Zügen im Jahr 1995 auf 27 Züge im Jahr 2000:
Laut offiziellem Fahrplan verkehrten 1995 an Werktagen 20 Züge, im aktuellen
Fahrplan sind es 24. Für einen tatsächlichen Stundentakt werden mindestens 32
Züge benötigt.
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- Reduzierung des Busverkehrs auf der Linie Innichen-Brixen: Im Abschnitt
Bruneck-Brixen wurde er auf Halbstundentakt verdichtet, im Abschnitt
Bruneck-Innichen wurde er in einem ersten Schritt leicht reduziert und danach
schrittweise wieder ausgeweitet. Derzeit verkehren 12 Zugpaare, 28 Buspaare im
Abschnitt Bruneck-Brixen und 10 Buspaare im Abschnitt Bruneck-Innichen.
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- Fahrpreise seit 10 Jahren stabil: das trifft nur auf die Abonnementtarife
zu, die Einzelfahrttarife wurden bereits durch die Übernahme des
Landestarifsystems um 50% erhöht und liegen heute deutlich über dem
italienweiten Bahntarif, und mit 2002 wurde eine weitere Erhöhung des
Werkartentarifs um ca. 26% vorgenommen.
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Le dichiarazioni dell'Assessore provinciale Di Puppo riportati recentemente da
alcuni organi di stampa e riguardanti la situazione sulla ferrovia della Val
Pusteria a nostro avviso necessitano di alcune precisazioni:
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- Situazione delle stazioni: è noto che le stazioni sono di proprietà di RFI.
La Provincia è però il committente dei servizi di trasporto regionale e deve
quindi esigere determinati criteri di qualità. RFI incassa un pedaggio per ogni
treno-km ed è quindi tenuta a predisporre un'infrastruttura di qualità
adeguata, da raggiungere attraverso un processo di contrattazione che
stabilisce chiaramente i ruoli e responsabilità.
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- Ex "Korridorzüge": nel tratto S.Candido-Fortezza non sono fattibili
riduzioni del tempo di percorrenza attraverso l'eliminazione di fermate senza
riprogettare l'intero orario, poiché i punti di incrocio sono già definiti. Non
c'è quindi motivo per non continuare a servire tutte le stazioni della Val
Pusteria, almeno finché non si trova una soluzione organica per tutti i servizi
regionali.
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- Aumento del numero di passeggeri da 152.000 a 518.000 nel periodo 1995-2000:
queste cifre si riferiscono evidentemente solo alle convalide nell'ambito del
sistema tariffario principale (carte magnetiche). Queste negli ultimi anni
hanno sostituito gradualmente i biglietti di corsa singola, soprattutto da
quando la tariffa di questi ultimi è più alta di quella delle carte valore. In
seguito ai miglioramenti dell'offerta c'è sicuramente stato un notevole
incremento di passeggeri, ma finora non sono mai stati pubblicati dati completi
e ripercorribili. 518.000 passeggeri corrispondono ad una media di 1400 al
giorno circa - meglio di qualche anno fa, ma sicuramente non ancora un valore
soddisfacente per una ferrovia regionale di questo rango.
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- Aumento del numero di treni da 16 nel 1995 a 27 nel 200: secondo l'orario
ufficiale, nel 1995 i treni nei giorni feriali erano 20 e attualmente sono 24.
Per un cadenzamento orario effettivo servono almeno 32 treni.
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- Riduzione dei collegamenti autobus sulla linea S.Candido-Bressanone: nel
tratto Brunico-Bressanone l'autoservizio è stata intensificato con un
collegamento ogni 30 minuti, sul tratto S.Candido-Brunico è stato ridotto in un
primo momento e poi gradualmente riesteso. Attualmente abbiamo 12 coppie di
treni, 28 coppie di autobus tra Brunico e Bressanone e 10 coppie di autobus tra
Brunico e S.Candido.
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- Tariffe stabili da 10 anni: vale per gli abbonamenti, ma non per le tariffe
di corsa singola, che sono già state aumentate quando è stato introdotto il
sistema tariffario provinciale, con tariffe sensibilmente più alte rispetto
alla tariffa ferroviaria nazionale. Con il 2002 c'è stato un ulteriore aumento
della tariffa della carta-valore del 26% circa.
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